Dopo averla svelata con la spettacolare ricostruzione (digitale) di un fulmine che colpisce il Tridente sulla torre che ospita la sede di Modena, arriva ora il momento di valutare su strada il comportamento di Ghibli Hybrid, primo modello elettrificato di Maserati. Questo debutto è davvero un evento dirompente, fragoroso, anche perché sarà seguito (e amplificato) dall’arrivo nei prossimi modelli dell’architettura 100% elettrica Folgore che traghetta la Casa del Tridente nella rivoluzione dei propulsori.
Ghibli Hybrid porta dunque Maserati nel futuro senza tradire il passato, e lo fa valorizzando con soluzioni high tech – come l’e-Booster con turbocompressore elettrico a 48 Volt – che attualizzano il dna del brand, proiettano Maserati verso un futuro più sostenibile. Cuore di questa inedita Ghibli, che affianca le altre a benzina e a gasolio nella gamma 2021, è un propulsore MHEV che combina un 4 cilindri 2.0 turbo benzina ad un sistema Hybrid da 48 Volt che permette anche di recuperare l’energia in decelerazione e in frenata. L’auto dispone di 330 Cv e può scattare da 0 a 100 in 5,7 secondi, toccando dove non esistono limiti i 255 km/h. Prodotta nello stabilimento Avvocato Giovanni Agnelli Plant (AGAP) di Grugliasco la Ghibli Hybrid è stata studiata da un gruppo di lavoro composto da un centinaio di persone – suddivise tra Torino e Modena – e si basa a livello di scocca e di telaio sulla evoluzione della Ghibli V6. In effetti, se non fosse per la differente sonorità dello scarico, la differenza che si percepisce fra la 4 cilindri Hybrid da 330 Cv e la 6 cilindri da 350 Cv è davvero minima.
Il sistema ibrido 48 volt Maserati è costituito da quattro elementi: Belt Starter Generator (BSG), batteria, eBooster e convertitore DC/DC. Il BSG svolge la funzione di un alternatore, permette di recuperare l’energia in frenata e decelerazione e va a caricare la batteria. Questo dispositivo, che lavora in serie con il turbocompressore spinto dai gas di scarico, ha una funzione strategica nel comportamento di Ghibli Hybrid in quanto supporta l’erogazione di potenza ai bassi regimi. Nel test su strada questa ‘accoppiata’ fra BSG ed eBooster ottiene il massimo dei voti: è una soluzione high tech che fa la differenza e che permette di dare un extra boost anche quando il motore va a pieno regime. Il tuto con il contributo di una centralina di ultima generazione Bosch che adegua la gestione elettronica del motore.
Del resto tutto nella nuova Ghibli Hybrid è studiato alla ricerca di migliori prestazioni. La vettura ibrida pesa meno della Ghibli V6, ma soprattutto ha una migliore distribuzione dei pesi, grazie alla posizione posteriore della batteria.
Apprezzabile anche l’intervento sull’estetica: spiccano alcuni dettagli (come le tre prese d’aria sul parafango anteriore, le pinze dei freni Brembo e la saetta nel logo sul montante) di colore blu diventato simbolo della mobilità elettrificata. Nuova anche la griglia caratterizzata da un segno ispirata al diapason Maserati che è cromata nelle versione GranLusso e Nero Black Piano nella GranSport.
Ghibli Hybrid è costantemente collegata alla rete web grazie al nuovo programma Maserati Connect, soluzione questa che permette – tra l’altro – di tenere sotto occhio la salute dell’auto ed ottenere le informazioni sul traffico in tempo reale ed avere sempre le mappe aggiornate.