Anche Oliver Zipse, Ceo del Gruppo Bmw, ha scelto la fine anno per dire la sua sulla trasformazione della mobilità e, soprattutto, sulla validità degli altri sistemi di propulsione rispetto alla sola scelta elettrica. Come hanno già fatto Aiko Toyoda (numero uno di Toyota), Hakan Samuelsson (Ceo di Volvo Car) e Franz Fehrenbach (presidente Bosch) anche Zipse ha confermato – in una intervista al Augsburger Allgemeine – l’impegno nella trasformazione elettrica ed elettrificata della gamma Bmw e Mini, per arrivare al 20% di mix entro il 2023.
Ma nella stessa sede ha anche detto che occorre agire sul parco circolante perché ”chiunque sostituisca con un nuovo modello la sua vecchia auto, che ha dai 10 ai 15 anni, può contribuire alla protezione del clima”. E ricordando che ”l’ideale per il clima sarebbe guidare auto elettriche ricaricate con eco-energia” ha però ricordato che ”molte persone in tutto il mondo non hanno ancora accesso alle stazioni di ricarica”. In questo caso, ha detto Zipse, ”è possibile anche dare un contributo alla protezione del clima con le moderne auto diesel e benzina”.
Il Ceo del Gruppo Bmw ha ricordato al riguardo che ”le tecnologie in tutte le forme di propulsione sono diventate migliori e più rispettose dell’ambiente” ed ha ribadito che ”è possibile ottenere un contributo alla protezione del clima con ogni Bmw. Grazie alla tecnologia dei filtri, i moderni motori diesel non emettono quasi nessuna polvere fine. E nel caso degli ossidi di azoto, i valori limite sono chiaramente inferiori anche durante il funzionamento reale. I diesel moderni – ha sottolineato – sono più di 50 volte migliori di quelli montati sui veicoli di dieci anni fa”. Zipse ha fatto l’esempio della filosofia costruttiva ‘Efficient Dynamics’, con cui Bmw ”mira a offrire sempre la guida più efficiente con le emissioni più basse mantenendo le stesse prestazioni. Questo è il motivo per cui utilizziamo da anni le più moderne tecnologie per ridurre le emissioni del diesel, che costano molto, ma ci danno un vantaggio competitivo. La flotta diesel Bmw – ha sottolineato Zipse – emette in media meno ossido di azoto della concorrenza.
Abbiamo lasciato un segno nel settore perché abbiamo utilizzato una tecnologia più complessa e migliore”. Bmw agisce in termini di sostenibilità, sulla base dell’Accordo di Parigi sul clima con obiettivo al 2050. ”Si tratta di un periodo di tempo molto lungo – ha detto il Ceo del Gruppo Bmw – e nessuno dei soggetti coinvolti oggi sarà ancora in carica. I primi passi devono essere fatti adesso. Questo è il motivo per cui alla Bmw ci siamo posti obiettivi climatici molto specifici entro il 2030. Allora le auto che stiamo sviluppando oggi saranno ancora su strada. La protezione del clima è importante adesso e non solo dopodomani”.